Inizia domani il cammino del BKG nel campionato di Serie D. In quel di Porano (palla a due ore 18), i ragazzi di Coach Martina affronteranno una rinnovata Orvieto Basket di Coach Fratini, dichiarata contender per la vittoria finale.
“Non sappiamo praticamente nulla di loro, come è normale che sia ad inizio stagione. Stiamo lavorando per trovare una nostra identità. L’amichevole di Gualdo mi ha dato buonissime impressioni in questo senso, nonostante gli infortuni di Venturi (distorsione alla caviglia, da rivalutare) e Flamini (dalla settimana prossima di nuovo in gruppo). Alleno un gruppo di persone intelligenti che da quando abbiamo iniziato non si stanno risparmiando in allenamento. Orvieto è sicuramente una trasferta complicata. In generale questa serie D sembra davvero di un livello molto alto. Troveremo spesso un mix tra giovani promettenti, sia locali che reclutati, con senior molto interessanti, come confermano gli anticipi di ieri”.
Quale sarà la chiave per domenica?
“Più che per domenica, per tutta la stagione la nostra difesa dirà quanta strada faremo. In termini di coesione ed energia, voglia di comunicare e attenzione, ma anche in chiave tecnica. L’attacco mi preoccupa meno, nonostante ancora siamo indietro nella nostra costruzione. Con i nuovi abbiamo aggiunto letture, controllo e arco di tiro. I “vecchi” sono stati molto bravi nel creare il giusto clima, accogliente, approcciando la stagione con rinnovato entusiasmo, tanto che devo cacciarli dalla palestra la sera. Grande curiosità attorno a Pietro Sannipoli, reduce da un infortunio al crociato che lo ha lasciato ai box lo scorso anno. Poi ci saranno i giovani, impegnati anche in Promozione, chiamati ad un’annata sempre sul pezzo”.
Quali obiettivi per l’EMI Basket Gubbio in questa stagione?
“Sicuramente l’obiettivo dichiarato è costruire una mentalità vincente, che una città come Gubbio merita. C’è da riscattare la stagione passata, ripartendo dal senso di appartenenza e dalla coesione, contaminando tutti i settori della società. Dare un senso a tutto quello che facciamo, trascinando i ragazzi del settore giovanile nell’idea di impegnarsi per un obiettivo comune, al di là del livello a cui ognuno può ambire. Un miglioramento personale, come Persona con le P maiuscola prima che come giocatore, sapendo bene che da soli possiamo andare veloci, ma insieme possiamo andare lontano”.
